In teoria tutte le attività e l'ambiente costruito dall'uomo hanno costituito e
costituiscono inquinamento del ambiente
naturale, in quanto interagiscono con lo stesso e ne mutano la sua
conformazione originaria. In pratica, se il costruito è in armonia con la
struttura naturale, come lo è stato per millenni, si crea un nuovo sistema in equilibrio,
che non danneggia il primitivo stato, ma anzi può portare ad una valorizzazione
dell'ambiente in sé.
Se qualcosa costituisca inquinamento spesso dipende dal contesto: lo
sviluppo massiccio di alghe
e la conseguente eutrofizzazione di laghi e zone costiere è
considerata inquinamento quando è alimentata da sostanze nutrienti provenienti
da scarichi industriali, agricoli o residenziali.
L'ossido d'azoto prodotto dall'industria è spesso considerato inquinante
sebbene la sostanza in sé non sia dannosa. In effetti è l'energia solare che lo
trasforma in smog.
Le emissioni di biossido di carbonio sono talvolta considerate
inquinamento sulla base del fatto che hanno portato a un cambiamento climatico
globale che prende il nome di effetto
serra. Ma poiché tali affermazioni sono molto discusse, soprattutto negli
ambienti politici conservatori di alcuni paesi occidentali come gli Stati
Uniti, in molti contesti ci si riferisce al biossido di carbonio con il termine
neutro di emissioni.
Esistono un inquinamento a livello locale e uno a livello globale. In
passato si pensava che solo il primo costituisse un problema. Per esempio la
combustione del carbone produce un fumo che in concentrazioni sufficienti può
essere un pericolo per la salute. La teoria era che quando l'inquinante fosse
sufficientemente diluito non potesse causare danni. Negli ultimi decenni ci si
è resi conto che alcuni tipi di inquinamento costituiscono un problema globale.
Per esempio l'attività umana, soprattutto i test nucleari, hanno
consistentemente alzato il livello di radiazione di fondo in tutto il mondo,
cosa che può portare a problemi di salute umana. Tra le altre cose anche la
consapevolezza dei due tipi di inquinamento ha portato alla nascita di un
movimento ambientalista che cerca appunto di limitare l'impatto
umano sull'ambiente. Si può definire l’inquinamento atmosferico come la
presenza nell'atmosfera di sostanze che causano un effetto misurabile
sull’essere umano, sugli animali, sulla vegetazione o sui diversi materiali;
queste sostanze di solito non sono presenti nella normale composizione
dell’aria, oppure lo sono ad un livello di concentrazione inferiore. Gli
inquinanti vengono solitamente distinti in due gruppi principali: quelli di
origine antropica, cioè prodotti dall’uomo, e quelli naturali.
In tutti i casi di inquinamento possiamo individuare delle sorgenti (i produttori)
e dei recettori. Gli effetti sui recettori sono differenti a seconda dei tempi
di esposizione, brevi (secondi-minuti), medi (ore-giorni) o lunghi (mesi-anni).
Per quanto riguarda la tossicità sull'uomo uno, dei parametri più
utilizzati è il cosiddetto LD50, ovvero la dose che uccide il 50% di individui
sottoposti a tale dose. Le unità di misura dei LD50 sono milligrammi
di sostanza per kilogrammo di peso dell'individuo: si tratta di una misura
della tossicità acuta.
In base a questo parametro le sostanze si dividono in:
Si può notare come tra le sostanze più tossiche in natura ci siano quelle
naturali. Tra gli elementi ed i composti chimici i più tossici (per ingestione)
sono:
Per quanto riguarda la tossicità cronica possiamo invece individuare:
Le principali sostanze tossiche che si possono avere nell'atmosfera sono:
arsenico, amianto, benzene, cadmio, tetracloruro di carbonio, cromo, diossano, dibromuro e
dicloruro di etilene, piombo inorganico nichel, nitrosoammine, percloroetilene,
idrocarburi policiclici aromatici (IPA), cloruro di vinile, clorofluorocarburi (CFC). Inoltre uno dei maggiori
agenti inquinanti presenti nell'aria è il particolato atmosferico, che viene
suddiviso in base al diametro medio in micron.
Si pensa che gli inquinanti abbiano un ruolo in molte malattie: cancro, lupus, disturbi del sistema immunitario, allergie, e asma. Alcuni di questi
legami sono stati dimostrati. Esistono anche delle malattie che hanno preso il
nome da celebri casi di inquinamento: per esempio la malattia di Minamata (in seguito ad un
disastro ecologico avvenuto nella città giapponese di Minamata) causata da composti del mercurio.